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venerdì 23 novembre 2018

COS’E' IL CYBERBULLISMO?

DEFINIZIONI E CONSIGLI UTILI PER CONTRASTARE IL FENOMENO DEL CYBERBULLISMO

TAGS: Figli, Giovani, Autostima, Disagio adolescenziale, Ansia, Genitori, Scuola, Abbandono scolastico, Attacchi di panico

Spesso sentiamo parlare di cyberbullismo e molte volte facciamo l’errore di non dargli la giusta importanza perché si pensa sia lontano dalle nostre case e che non interessi da vicino i nostri figli. Sbagliamo! Le ultime ricerche condotte sul cyber bullismo dimostrano che è in aumento la percentuale di ragazzi/e che vivono esperienze negative e che sono stati turbati navigando in internet.

CHE COS'E' IL CYBERBULLISMO?

Il cyberbullismo è definito come un atto aggressivo, intenzionale condotto da un individuo o da un gruppo usando varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel tempo, contro una vittima che non può facilmente difendersi. Con contatto elettronico si intende l’utilizzo di Computer, tablet, telefonini, internet (emali, messaggi, chat, blog, forum, social network, piattaforme online di gioco etc..)Il cyber bullismo è quindi un’evoluzione del bullismo e come tale ne mantiene alcune caratteristiche quali:
- L’intenzionalità: Il comportamento aggressivo viene messo in atto volontariamente. Gli attacchi sono frutto di una pianificazione cognitiva
- Sistematicità: Le prevaricazioni sono molteplici e reiterate nel tempo tanto da fissare in modo statico i ruoli di bullo/cyber bullo e vittima
- La presenza o meno di spettatori

QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA BULLISMO E CYBERBULLISMO?

- L’anonimato del cyberbullo reso possibile da uno pseudonimo utilizzato al posto del vero nome;
- Assenza di relazione o di contatto diretto tra cyberbullo e vittima – che nel bullo può contribuire a diminuire il livello di consapevolezza del danno arrecato e dall’altra parte per la vittima può essere ancora più difficile sottrarsi alla violenza;
- Assenza di limiti spazio temporali - la condivisione di materiale attraverso la tecnologia fa in modo di non riuscire ad arginare il problema facilmente
- Giustificazione della condotta da parte del bullo/spettatori dovute alle caratteristiche di anonimato e mancata reperibilità.

Facciamo quindi qualche esempio di Bullismo e Cyberbullismo:
Bullismo: Un bambino o un adolescente subisce prepotenze da un altro bambino e/o adolescente, o un gruppo di bambini/adolescenti che gli dicono cose cattive o spiacevoli – lo provocano con minacce, o lo colpiscono, lo rinchiudono in una stanza, gli inviano messaggi verbali con offese o parolacce, viene isolato o nessuno gli rivolge la parola.
Cyberbullismo: lo stesso episodio sopra citato di bullismo nello scenario virtuale può essere, fotografato, video ripreso, pubblicato e diffuso sul web (attraverso i social network, email, blog, forum, chat.. etc) trasformandosi in persecuzioni informatiche, molestie.
Le azioni possono anche avvenire solo con l’utilizzo diretto delle tecnologia.

QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI CYBERBULLISMO?

Ne sono state identificate diverse, di seguito un elenco:

1 FLAMING: invio di messaggi online volgari e/o violenti con l’intenzione di suscitare scontri verbali. Possiamo trovare il flaming ad esempio nella partecipazione (soprattutto degli adolescenti di sesso maschile) ai videogiochi interattivi su piattaforme in internet (game). In questo caso specifico, il cyber bullo si diverte non tanto in riferimento alla partecipazione al gioco ma nell’insultare, nel prendere di mira alcuni partecipanti oppure nel minacciare il nuovo arrivato sino a scatenare vere e proprie liti. E’ possibile che una lunga sequenza di messaggi di insulto e minaccia possano dare il via anche a persecuzioni nella vita reale.

2 HARASSMENT che dall’inglese significa molestia. Si tratta dell’invio ripetuto di messaggi insultanti, scortesi e disturbanti con l’obiettivo di ferire qualcuno. Non si tratta di un singolo episodio ma vengono inviati ripetutamente nel tempo. L’invio di messaggi può avvenire tramite email, sms, msg, social network e talvolta anche telefonate sgradite.

3 CYBERSTALKING ripetute e minacciose molestie e denigrazioni. Quando la molestia diviene particolarmente insistente ed intimidatoria e la vittima comincia a temere per la propria sicurezza fisica, allora si parla di cyber-persecuzione. Un esempio di cyberstolking lo possiamo ritrovare ad esempio nel caso di rapporti sentimentali interrotti.
In questo caso, il cyberbullo, oltre a minacciare la vittima di aggressioni fisiche può diffondere materiale riservato in suo possesso (fotografie sessualmente esplicite, videoclip intimi, manoscritti personali) nella rete.

4 DENIGRATION Il parlar male di qualcuno per danneggiare la sua reputazione, via email, messaggistica istantantane etc. L’obiettivo del cyberbullo è, in questo caso, quello di danneggiare la reputazione o le amicizie di un coetaneo, diffondendo on line pettegolezzi e/o altro materiale offensivo. Un esempio potrebbe essere l’invio in rete di foto ritoccate della vittima (modificandone il corpo, il viso o il contesto della foto stessa)con utilizzo di fotomontaggi.
In questo caso possiamo trovare degli spettatori che possono rendersi “attivi” diffondendo a loro volta il materiale.

7 EXCLUSION In questo caso il Cyberbullo decide di escludere intenzionalmente un coetaneo da un gruppo online (es una “lista di amici”), da una chat, da un game interattivo o da altro similare. E’ bene precisare che la leadership di un giovane studente è, attualmente, determinata non solo dai contatti che ha nella vita reale ma anche dal numero di “amici” raggiungibili on line. L’esclusione è, allora, una severa punizione, impartita dai coetanei, che determinando una netta riduzione di collegamenti amicali, riduce la popolarità, e quindi il potere.

8 CYBERBASHING O HAPPY SLAPPING
Si concretizza nell’azione di riprendere con un videotelefonino un ragazzo o un gruppo di ragazzi che picchiano o danno degli schiaffi ad un coetaneo. Le immagini vengono, poi, pubblicate su internet e visualizzate da utenti ai quali la rete offre, pur non avendo direttamente partecipato al fatto, occasione di condivisione on line (possono commentare, aprire discussioni, votare il video preferito o più “divertente”, consigliarne la visione ad altri…).

QUALI SONO LE CARATTERISTIHE PRINCIPALI DI UN CYBERBULLO?

Generalmente sono ragazzi/e aggressivi sia con i coetanei che con gli adulti. Mostrano una buona opinione di se, sono impulsivi, orientati a prevalere sull’altro e mostrano scarsa empatia. Per Empatia si intende la capacità di sentire e provare lo stato d’animo della persona che abbiamo di fronte. Il cyber bullo ha scarsa capacità di mettersi “nei panni dell’altro” soprattutto dal punto di vista emotivo e questo viene amplificato dalla possibilità di indossare una “ protezione” e di allontanarsi sempre di più dalla persona che prende di mira attraverso l’utilizzo di uno schermo, la tecnologia.

COME CONTRASTARE IL FENOMENO DEL CYBERBULLISMO?

E’ possibile contrastare il fenomeno del cyber bullismo attraverso la prevenzione e l’educazione alla tecnologia.
E’ importante essere informati sul fenomeno del cyber bullismo per poterlo prevenire e, in caso di necessità, per riuscire a rispondere in maniera adeguata. Quanto controllare?come controllare? come stimolare un utilizzo sicuro e corretto della tecnologia per i nostri ragazzi? Sono domande che spesso sento fare dai genitori. La prevenzione ai rischi presenti sulla rete fa parte di un progetto educativo che prevede la partecipazione di più attori tra i quali la scuola e i genitori. La scuola in particolare deve essere considerata come alleata, lo stabilisce anche la legge 71/2017 disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo che attribuisce un ruolo importante alla scuola in alleanza educativa con la famiglia.
Tengo a precisare che la tecnologia non deve essere vista solo come pericolo per i nostri ragazzi ma può essere un momento di incontro e di crescita per i nostri figli.

CONSIGLI UTILI CONTRO IL CYBERBULLISMO

Di seguito alcuni consigli utili. Sono da considerarsi generali che variano necessariamente in base all’età e al tipo di rapporto che hai instaurato con i tuoi figli:

Favorire il dialogo e la comunicazione sull’utilizzo della tecnologia sin dal primo click in rete;
Non minimizzare il problema del cyberbullismo;
Educarli alla moderazione e al rispetto;
Parlare dei temi della privacy;
Responsabilizzarli: vince chi parla;
Valorizzare il dialogo scuola famiglia;
Prestare attenzione al vissuto emotivo del proprio figlio;
Educare alle emozioni;
Educare ad un uso coretto e responsabile della tecnologia anche con l’utilizzo di regole;
Informati sulle nuove tecnologie e scopri come funzionano.

Per maggiori informazioni puoi contattarmi e sarò disponibile a rispondere a qualsiasi tua domanda.


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