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venerdì 11 novembre 2016

I giovani di oggi e le dipendenze

Droga, alcolici, internet, social sono sempre più fonte di dipendenze

TAGS: Disagio adolescenziale, Dipendenze, Scuola, Giovani, Ansia

Il mondo delle dipendenze è un mondo molto vasto. I giovani d’oggi hanno uno stile di vita che include parole come alcol, droga, internet, social network, shopping compulsivo. Parole che portano con se pericolosità e perdita di controllo. I giovani seppur a conoscenza della pericolosità e dei rischi per la propria salute sembra non se ne preoccupino affatto. Sembrano interessati a combattere il vuoto che sentono e a distruggere la noia quotidiana e l’insoddisfazione. Le dipendenze iniziano da qui. La nostra società ha tutto da offrire e loro vogliono tutto e subito.

Molto spesso gli adulti sono presi dal lavoro, la società li vuole efficienti e produttivi e la sera sono stanchi e privi di energie. Quante volte si sono ritrovati a correre per far quadrare tutto: lavoro, spesa, cena, pulizie, ordine… e molto spesso si sentono realizzati, sono riusciti a fare tutto o quasi. A volte però si accorgono che si sono dimenticati dei sentimenti, dell’essere vicino alle persone care, ai loro famigliari. Non è così che si crea quella crescita emotiva indispensabile a formare una salda personalità nei figli. Ecco allora che si prova a colmare questo vuoto con l’acquisto di beni materiali eliminando così i sensi di colpa ma in una società che va veloce, dove quello acquistato oggi è già “passato”, si innesca un circolo vizioso che non finisce mai. Avremo dei giovani fragili emotivamente abituati ad essere soddisfatti in tutto ma incapaci di tollerare la frustrazione e la normalità. Non sapranno gestire i sentimenti di sofferenza perché non ne hanno mai avuto la necessità. Proveranno allora a non ascoltare le proprie emozioni e a trovare anestetici (droghe, alcol etc) creandosi a volte col tempo vere e proprie dipendenze. 

Come fare allora? Quali i primi passi? Credo che i nostri figli abbiano bisogno di adulti e figure di riferimento che condividano con loro i propri stati d’animo, che gli insegnino ad ascoltarsi, a gestire le emozioni e a renderli curiosi verso il mondo. I nostri ragazzi non devono vivere solo le emozioni positive ma anche quelle negative per saperle poi riconoscere e gestire in maniera appropriata. Non sempre questo passaggio risulta semplice e facile ma la possibilità di un aiuto psicoterapeutico può offrire un efficace appoggio attraverso il quale avere una conoscenza personale e una crescita emotiva più consapevole. È considerato un vantaggio avere uno spazio neutro dove poter individuare un eventuale disagio e trovare la via giusta per affrontarlo e risolverlo. Se cerchi aiuto, contattami ora. Sono disponibile anche per un colloquio conoscitivo.


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